Obiettivo
Il Premio Hystrio di Milano, che al momento della presentazione del progetto aveva già visto più di dieci edizioni, voleva trasformarsi in un vero e proprio piccolo festival dedicato alla creatività giovanile in ambito teatrale.
Il suo obiettivo era duplice. Il primo: creare, mediante quattro concorsi per giovani artisti, un’occasione di visibilità e di inserimento professionale nell’attività teatrale, consigliando ai più meritevoli percorsi formativi ad hoc e consegnando loro dei riconoscimenti in denaro per incentivare l’approfondimento formativo nella prospettiva della costruzione di una carriera in ambito teatrale. Il secondo: far conoscere al pubblico milanese sia i giovani talenti emergenti sia gli artisti più interessanti e già affermati della scena italiana in un ideale passaggio di testimone generazionale.
Intervento
La mia consulenza partiva da materiale consolidato in un’esperienza pluriennale. Il lavoro doveva essere il più possibile minuzioso ma non invasivo. Più lavoro di traduzione che non lavoro di scrittura. Eppure non poteva limitarsi all’attività di controllo o di adattamento. L’elemento di novità era fondamentale. La novità non andava ricercata nei contenuti inattesi, ma nell’architettura che consentiva una gestione innovativa.
